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Breve guida introduttiva alla compilazione del Modello 730

  • Autore: Dott. SCAVONE MARCO
  • 18 feb, 2019

Il modello 730 è lo strumento con il quale lavoratori dipendenti e pensionati possono dichiarare al fisco i propri redditi. Affinché tale dichiarazione sia precisa, veritiera e perché non si ciano errori ed eventuali sanzioni, da parte dell’Agenzia delle Entrate, è necessario seguire con attenzione determinate procedure, o affidare direttamente quest’incombenza a uno studio professionale.

Vediamo allora nel dettaglio come effettuare la compilazione del modello 730.

Modello 730: sezioni principali

Nel modello 730 sono presenti diverse sezioni, nelle quali vanno inseriti tutti i dati del dichiarante. Tali dati comprendono:

  • i dati anagrafici del contribuente;
  • i dati dei familiari a carico, anche quando si effettui una dichiarazione congiunta;
  • i dati del sostituto d’imposta, cioè di chi si sostituisce al contribuente nei rapporti tra questi e il fisco. In sostanza, per i lavoratori dipendenti si tratta del datore di lavoro. Nel caso dei lavoratori in pensione, i dati del sostituto d’imposta coincidono con la direzione generale dell’INPS.

Tra le altre sezioni più importanti da considerare, nella compilazione del modello 730, c’è il Quadro C, cioè la sezione riservata ai redditi da lavoro dipendente e assimilati: sono gli stessi dati reperibili nella Certificazione Unica. Nel Quadro C, inoltre, sono anche da riportare altri redditi diversi da quelli suddetti, come:

  • contributi di cassa integrazione, mobilità o disoccupazione;
  • contributi da lavori socialmente utili;
  • compensi da stage o da altre tipologie di rapporti di lavoro non dipendente;
  • eventuali pensioni integrative.

Sempre nel Quadro C vanno infine riportati eventuali ritenute, addizionali o bonus IRPEF. Gli 80 euro mensili per i lavoratori dipendenti stanziati con il Jobs Act, per esempio, rientrano in questa categoria.

Altri campi del modello 730

Tra gli altri quadri del modello 730 che bisogna compilare, figurano:

  • il Quadro A, relativo ai redditi provenienti da terreni di proprietà, utilizzati per uso agricolo oppure no;
  • il Quadro B, relativo invece ai redditi generati da fabbricati; in tale quadro vanno inseriti i dati di chi è titolare di diritti su immobili (proprietà, usufrutto, diritto di uso o di abitazione). Nel caso in cui su tali immobili siano valide autorizzazioni per restauro, se il fabbricato non genera redditi non va dichiarato;
  • il Quadro D, dedicato agli altri redditi non compresi nel quadro C, come compensi derivanti da lavoro autonomo, redditi derivanti da immobili all'estero o soggetti a tassazione separata, dividendi;
  • il Quadro E, dedicato alle spese sostenute dal dichiarante che possono beneficiare di detrazioni fiscali: spese mediche, per disabili o funebri, contributi previdenziali o assegni al coniuge, mutuo per la prima casa o in caso di ristrutturazioni e interventi volti a favorire il risparmio energetico.

La scelta di un professionista

Compilare un modello 730 può essere più complesso del previsto, vista la quantità di voci delle quali ricordarsi e l’esattezza dei calcoli da effettuare. Per questo motivo è sempre bene affidarsi a un professionista, che garantisca per il proprio lavoro e tuteli da eventuali errori, distrazioni o disattenzioni che potrebbero capitare, a chi non è un esperto della professione.

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